“Chianina” perché originaria della Valdichiana. Gigante perché facilmente arriva a misurare circa 1,80 m al garrese. Bianco perché il suo manto è candido come la porcellana.
La razza di vitelli più grandi del mondo ha origine proprio in questo territorio e illustrazioni risalenti al periodo etrusco-romano testimoniano la sua presenza in Valdichiana da tempo immemore. Questo gigantesco e docile bovino è stato un alleato prezioso per l’uomo grazie alla sua duplice attitudine al lavoro e alla produzione della carne. L’originale bistecca fiorentina proviene proprio da questo magnifico animale.
La conformazione e la qualità dell’attuale razza chianina è frutto di una selezione iniziata nel secolo scorso da un personaggio di spicco nel Comune di Sinalunga, il Prof. Ezio Manchi, il primo veterinario a studiare scientificamente la chianina. Un lavoro di ricerca che ha permesso al gigante bianco di sbarcare anche oltre oceano per contribuire al miglioramento delle razze locali.
A garanzia e tutela della qualità della Chianina (insieme alla Marchigiana e alla Romagnola), è stato introdotto il marchio IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”, per continuare a tutelare le caratteristiche uniche che contraddistinguono questa razza.
Nel 1955, all'età di otto anni, un toro di nome "Donetto", nato presso una fattoria di Sinalunga, raggiunse i 1.780 kg, aggiudicandosi il record per il vitello più grande del mondo.
Tra maggio e giugno a Sinalunga si tiene una manifestazione dal nome “La Valle del Gigante Bianco”, volta alla valorizzazione della razza chianina e alla sua importanza nella storia e nelle tradizioni del territorio della Valdichiana. Durante i giorni dell’evento sono organizzati convegni, tavole rotonde, mostre fotografiche, eventi culturali, serate folkloristiche, attività ludiche per i più piccoli, degustazioni eno-gastronomiche e cene tipiche a base di carne chianina.