Nell’ultimo anno si è assistito ad un crescente interesse per i viaggi e le esperienze turistiche outdoor. Sarà che la pandemia ci ha fatto conoscere la sofferenza di stare reclusi tra quattro mura e abbiamo maturato un forte desiderio di stare a contatto con la natura e l’aria aperta, ma certo è che l’interesse per cammini, sentieri e trekking è cresciuto anche tra quegli amici che di solito hanno sempre preferito le cene ad un’escursione, in modo del tutto sorprendente.
Da questo punto di vista la Valdichiana Senese è il territorio ideale. Qui la natura fa da cornice e come vi abbiamo raccontato più volte per i locali è una vera divinità, la venerano e se ne prendono cura quotidianamente. Noi, dalla parte dei local travel expert invece, abbiamo l’importante compito di valorizzarla.
Nella sezione sentieri di Valdichiana Living potete trovare la descrizione e i tracciati dei sentieri del territorio, percorsi che coprono tutti i nove comuni della destinazione sui ci si può avventurare a piedi o in bici (qualcuno anche a cavallo), a seconda di come preferite muovervi. Ma i sentieri sono solo una parte dell’offerta outdoor della Valdichiana Senese.
Di recente il territorio è stato interessato dalla riqualificazione del tratto della Via Luaretana da parte della Regione Toscana, che ha inserito ufficialmente la Valdichiana Senese nell’atlante dei cammini arricchendo l’offerta turistica locale. Il tratto toscano, che va da Siena a Cortona, è lungo 114 km ed è consultabile sull’ App ufficiale "VieLauretane” (disponibile sia su iOS e Android) e nella mappa che troverete negli uffici turistici in loco. Uno strumento di viaggio più che un app, in quanto segnala il tracciato del cammino, il livello di difficoltà, i borghi limitrofi e i beni culturali che si incontrano, oltre a dove dormire, mangiare e il meteo. Una notizia, quella della riqualificazione della Via Lauretana in Toscana, che negli ultimi mesi è rimbalzata nella stampa turistica nazionale a seguiro del press tour organizzato da Valdichiana LIving per lancio del tratto toscano del cammino in collaborazione con il GIST. Il risultato sono i numerosi articoli usciti tra le pagine di Dove - Corriere della Sera, il Viaggiatore Magazine e, notizia fresca di questi giorni, ne parla anche The Business Insider Italia.
Scopriamo insieme il tratto della via Lauretana che interessa la Valdichiana Senese.
Prima di avventurarci nei dettagli del cammino due battute sulla storia della Via Lauratana sono d’obbligo. La Via Lauretana non è un semplice cammino, ma un vero e proprio itinerario tra i più antichi di Italia, ideale per chi è appassionato dell’aspetto culturale dei cammini. In epoca medievale Lauretana ha segnato la fortuna e lo sviluppo commerciale della Valdichiana, in quanto ha permesso al territorio di inserirsi nelle tratte commerciali umbre e, ovviamente, marchigiana. Nel tempo poi, all’origine economico-commerciale, la Lauretana ha assunto un carattere sempre più di pellegrinaggio verso la Santa Casa di Loreto, a cui si deve il nome. Oggi sono numerosi e variegati gli scenari che i pellegrini si ritrovano davanti lungo il cammino: dagli sconfinati paesaggi toscani, l’autenticità dei borghi medievali fino a vere e proprie opere d’arte e percorsi archeologici.
Ecco, dopo questo brevissimo excursus storico, possiamo entrare nei dettagli. Il tratto toscano della Lauretana che è stato recentemente riqualificato è quello che unisce Siena a Cortona e passa in Valdichiana Senese nei comuni di Sinalunga, dove direttamente la tenuta de La Fratta (celebre allevamento di razza Chianina e noto set cinematografico), Torrita di Siena e il suo castello medievale e Montepulciano, nel borgo di Valiano con le sue Leopoldine, vero e proprio patrimonio architettonico rurale. Il percorso, oltre ad essere disponibile sull’App, è indicato in ogni sua tappa dalle frecce bianche e rosse sulle quali è riportato il simbolo della Madonna di Loreto: perdesi è praticamente impossibile. Di seguito, infatti, non ci soffermeremo sui dettagli del percorso (per quello ci sono l’app e le guide) ma piuttosto sulle attrazioni e i luoghi da non perdere.
Il cammino in Valdichiana Senese comincia in Piazza Garibaldi a Sinalunga, cuore pulsante del borgo. Prima di avventurarvi lungo la via vi consigliamo una visita del borgo, perché Sinalunga merita di essere visitato. Un borgo medievale dove antichità e contemporaneità convivono, dove vale la pena perdersi per poi lasciarsi piacevolmente sorprendere dagli antichi palazzi medievali che vi troverete di fronte. Tra questi si segnala il Palazzo Pretorio e la torre campanara, la cui architettura richiama il Palazzo Comunale di Siena in Piazza del Campo, e il delizioso settecentesco Teatro Ciro Pinzuti, uno dei meravigliosi teatri della Valdichiana Senese. Scendendo dalla piazza principale, si segnalano poi gli antichi lavatoi punto di partenza dei cunicoli di Sinalunga, un percorso sotterraneo che recentemente è stato reso fruibile (esperienza che abbiamo anche inserito nelle celebrazioni del 700 anni dalla morte di Dante proprio come metafora della discesa agli inferi).
Da lì in poi il percorso è tutto in discesa fino a La Fratta, altro punto di interesse assolutamente da non perdere. Quella che ha a tutti gli effetti l’apparenza di un’antica fattoria, oggi è un celebre allevamento di razza Chianina, struttura ricettiva con un prelibato ristorante e anche noto set cinematografico (Matteo Garrone l’ha scelta come set del suo Pinocchio, candidato all’Oscar per i costumi). Un vero e proprio villaggio rurale che costudisce gelosamente preziosi gioielli d’arte come gli affreschi del Sòdoma all’interno di una piccola cappella nella piazza principale della tenuta.
Nel tratto che unisce La Fratta a Torrita di Siena si respira la vera ed autentica aria della Valdichiana. Fino all’arrivo all’antico castello medievale di Torrita il percorso si sviluppa tutto nell’aperta campagna. Una volta però all’interno del borgo la sorpresa è tanta. Qui merita assolutamente vedere la Chiesa di Santa Flora e Lucilla, al cui interno è custodita la lunetta “Il Sangue del redentore” attribuita a Donatello, la chiesa barocca di Santa Croce al cui interno vi è la statua della Madonna di Loreto e la sensazionale Chiesa della Madonna delle Nevi, la cappella sistina della Valdichiana Senese, appena fuori dalle mura. Non solo sacralità ma anche leggenda. Il legame di Torrita di Siena con il medioevo è forte e tuttora tangibile: lo si ritrova nelle antiche porte del borgo, specialmente quella di Porta Gavina dove la leggenda vuole che la Nencia si sia inchiodata per evitare l’assedio dei senesi, e nella figura di Ghino di Tacco, il brigante gentiluomo raccontato da Dante nella Divina Commedia, che deve le sue origini proprio a Torrita.
La scoperta della campagna della Valdichiana continua nel tratto che unisce Torrita di Siena al borgo di Valiano, frazione del Comune di Montepulciano. Qui il cammino della Via Lauretana si unisce al sentiero della Bonfica lungo il quale si incontrano meraviglie architettoniche rurali: le Leopoldine. Impossibile essere colpiti dal fascino monumentale delle antiche Leopoldine, strutture architettoniche che raccontano un pezzo di storia fondamentale della Valdichiana, il periodo del Gran Ducato di Toscana con il granduca Pietro Leopoldo di Lorena i cui progetti di bonifica hanno segnato per sempre lo sviluppo di questo territorio.
Per vivere il cammino della Via Lauretana in Vadichiana Senese Valdichiana Living ha pensato un pacchetto per camminatori. Scoprilo qui.