Se dovessimo stilare una classifica delle esperienze più apprezzate dai nostri ospiti, i corsi di cucina rientrerebbero nella top ten delle “cose da fare” in Valdichiana Senese. Sarà che il cibo italiano ha da sempre contribuito alla fama dello Stivale nel mondo e che non si può non pensare alla Toscana senza pensare ad un piatto di Pici al ragù abbinati ad un calice di vino. In buona parte, sarà sicuramente per questo. Ma nel caso di Valdichiana Living c’è ben altro.
A rendere uniche le cooking class infatti, non sono soltanto i prodotti e la loro qualità, ma il fattore umano di un’esperienza che racchiude l’essenza di un intero territorio rurale ed autentico come quello della Valdichiana Senese. Conoscere le vere massaie e acquisire i loro segreti, raccogliere i prodotti direttamente nell’orto, preparare la pasta a mano e imparare l’arte dei sughi: la cooking class di Valdichiana Living è tutto questo.
A confermare ciò è il racconto di Alessio, direttamente da Montepulciano Blog, che pochi giorni fa ha seguito dei clienti alle prese con i pici presso un agriturismo, nella campagna di Montepulciano, nel cuore della Valdichiana Senese.
“I pici sono uno dei piatti più famosi del nostro territorio, uno degli elementi distintivi della Valdichiana provenienti dalla lunga tradizione contadina che ha caratterizzato le nostre campagne. Si tratta di un tipo di pasta fatta a mano, più spessa dei consueti spaghetti, che viene realizzata arrotolando l’impasto e sfregandolo con entrambe le mani, un atto che viene appunto chiamato “appiciare”. È una ricetta povera e facile da realizzare, che può essere facilmente appresa anche da chi non è avvezzo a lavorare in cucina.
Per questo motivo, tutti possono divertirsi a fare i pici in compagnia presso gli agriturismi e le strutture del territorio che ancora tramandano il modo di impastare i pici a mano, proprio come facevano una volta le donne delle fattorie. Un corso rapido e gustoso, adatto anche ai bambini, che si conclude con la degustazione della pasta appena preparata, condita con uno dei sughi tipici della tradizione locale.
Per la nostra prima esperienza di “appiciatori” ci diamo appuntamento ad un agriturismo a pochi km dal centro di Montepulciano, dove Rosanna e Lara, le nostre cuoche e aiutanti di cucina ci accolgono. Ci viene dato un grembiule, vengono fatte le prime spiegazioni in italiano e in inglese, e siamo pronti a partire! La ricetta è semplice e seguiamo con attenzione le indicazioni di Rosanna, strofinando le mani con la farina e avvicinandoci ognuno al rispettivo posto, con il pianale di legno pronto ad accogliere la pasta.
Prima di tutto ci occupiamo dell’impasto, in cui viene inserito anche del semolino; lavoriamo nelle ciotole, prima di farlo riposare. Mentre aspettiamo, facciamo una visita nell’orto dell’agriturismo: raccogliamo zucchine e cipollotti, pere e lattuga, che potranno essere utili per un’insalata da accompagnare ai pici.
Tornando ai pici, seguiamo le indicazioni delle cuoche per appiattire la pasta e cominciare a lavorarla: sfregando i lunghi spaghettoni con entrambi i palmi aperti andiamo ad “appiciare”. La dimensione del picio influisce sulla cottura, se sono troppo lunghi non si girano bene in pentola, quindi stiamo attenti a raggiungere le giuste dimensioni.
I pici così realizzati vengono disposti sul pianale, pronti per la cottura. Nel frattempo ci occupiamo dei condimenti: oltre a quelli classici al ragù, i pici in Valdichiana si possono gustare con altri sughi tipici, per esempio l’aglione (che è una tipologia di aglio dolce che cresce in questo territorio), le briciole di pane, il ragù bianco di anatra oppure il ragù di carne chianina. I pici si adattano a tanti condimenti, come tutte le paste fresche, ma noi consigliamo di gustarli proprio con uno dei sughi tipici del territorio, per vivere una perfetta esperienza in stile Valdichiana!
Al termine del corso di cucina siamo pronti per cuocere i pici e assaggiarli, meglio se accompagnati da un bicchiere di buon vino. Il corso è stato interesante e divertente, abbiamo imparato a realizzare i pici fatti a mano e siamo stati in compagnia: non è stato solamente un modo per diventare più esperti ai fornelli, ma anche un perfetto esempio di come l’enogastronomia possa raccontare la storia e la cultura locale.”
Se siete interessati a provare quest’esperienza consultate la nostra sezione “Vivi e Gusta”!