Luogo di incontro pacifico tra popoli e culture, da millenni: la Valdichiana Senese ha davvero tantissima storia da raccontare. A pochi giorni dall'incredibile scoperta delle statue in bronzo a San Casciano dei Bagni, Valdichiana Living vi porta in viaggio attraverso 25 secoli di storia, arte e cultura in Valdichiana Senese.
Il viaggio inizia all’interno del Museo Civico Pinacoteca Crociani di Montepulciano, sulle cui pareti rosse possiamo individuare numerose opere di maestri locali ed internazionali, le più antiche risalenti al XIII secolo. Sullo sfondo compare la sala successiva del museo, che ospita la sezione dedicata alle Terracotte Robbiane. La Madonna con Bambino, San Bartolomeo e santo apostolo di Andrea Della Robbia (chiaramente visibile sulla destra dello schermo) non è l’unica opera di pregio presente in questa sala; la pala di altare Dio Padre Beneficente e la lunetta raffigurante la Madonna con Bambino, precedentemente conservate rispettivamente nel Palazzo Comunale e nel Palazzo del Capitano, mostrano anch’esse tutta la maestria dei Della Robbia nella tecnica della terracotta invetriata.
La nostra attenzione si sposta dunque sullo scavo archeologico di San Casciano dei Bagni, che ci ha restituito il Santuario Ritrovato e ben 24 statue in bronzo, preservate per oltre duemila anni dai fanghi e dal calore delle fonti termali. Una scoperta sensazionale, in cui passato etrusco e romano si confondono nella comune fascinazione per i poteri divinatori e taumaturgici dell’acqua, un sentimento questo che ancora oggi ci avvicina ai nostri antenati.
Le immagini del restauro delle preziose statue si intervallano con altre suggestioni storiche offerte dalla Valdichiana Senese, dal parco archeologico di Cetona, che testimonia della presenza umana in questo territorio fin dalla Preistoria, alla Mater Matuta del Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme, una delle prime manifestazioni del genio artistico che ha caratterizzato molti abitanti della Valdichiana Senese.
Seguono dunque ulteriori tracce del passato etrusco della regione, dai bassorilievi che impreziosiscono Palazzo Buccelli a Montepulciano, al Museo Civico La Città Sotterranea di Chiusi, la cui sezione epigrafica si articola in una serie di suggestivi cunicoli. Chiude poi questo susseguirsi di immagini il volto straordinario del demone Charun, raffigurato nella Tomba della Quadriga Infernale di Sarteano, una delle tappe imperdibili in un tour ideale della Valdichiana Senese.
L’incanto delle acque di San Casciano dei Bagni, che ci rimandano allo scorrere del tempo e al rinnovarsi costante della bellezza in questi luoghi, ci conduce verso nuovi periodi storici. Il tripudio di colori dell’affresco cinquecentesco che decora la cappella della Madonna delle Nevi di Torrita di Siena non cessa di stupire i visitatori. A Chiusi, invece, le immagini delle catacombe paleocristiane ci ricordano che anche l’antichità romana ha lasciato un segno importante sulla Valdichiana Senese.
Riemergiamo dunque all’aperto, alla vista di Castello Cacciaconti, comunemente noto come Rocca di Trequanda, edificio medievale che ci racconta della dominazione senese sul territorio (qui era infatti la dimora del vicario della Repubblica di Siena).
Dopo questo breve intermezzo torniamo ad immergerci nelle viscere della Valdichiana Senese e precisamente nel Sentiero dell’Acqua di Sinalunga. Dotati di elmetto e stivali ci avventuriamo tra i vicoli del suggestivo acquedotto sotterraneo costruito in epoca medievale per trasportare l’acqua dalla Fonte del Castagno, esterna all’entrata del percorso, verso il borgo.
Successivamente, una serie di immagini sacre riportano la nostra attenzione sul volto più spirituale della Valdichiana Senese. Dalla Chiesa dei Santi Pietro e Andrea a Trequanda, alla Chiesa delle Sante Flora e Lucilla di Torrita di Siena, i maestri che hanno vissuto e operato in questo territorio ci hanno lasciato iconografie religiose di particolare valore.
Alcuni brevi passaggi, nuovamente sulle catacombe di Chiusi e fra le vie del centro storico di Torrita di Siena, ci conducono a Sinalunga, precisamente alla Chiesa di San Bernardino, e successivamente all’interno della Cattedrale di San Secondiano, a Chiusi. La facciata severa ed essenziale di questo edificio di culto nasconde interni riccamente decorati, in cui predomina il color oro.
Facciamo dunque ritorno a Montepulciano, dove siamo accolti dal Loggiato della Canonica di San Biagio, anch’essa espressione del periodo rinascimentale che ha donato a Montepulciano i suoi maggiori capolavori architettonici.
Da un’opera rinascimentale all’altra, non possono che lasciarci a bocca aperta il genio di Donatello, autore della lunetta del Sangue di Cristo conservata a Torrita di Siena, e la maestria dei Della Robbia, le cui opere in terracotta invetriata sono sparse un po’ in tutta la Valdichiana.
Fra esterni ed interni ci muoviamo tra le architetture religiose della Valdichiana Senese. La facciata della Chiesa di Sant’Agostino, a Montepulciano, precede gli sfarzosi interni della Cappella della Madonna del Rifugio a Sinalunga.
Arte ed architetture sacre continuano ad alternarsi e a raccontarci la storia della Valdichiana Senese nel Cinquecento, dapprima con la torre campanaria ottagonale della Collegiata di San Martino a Sinalunga e poi con l’Annunciazione di Sarteano di Domenico Beccafumi.
Il fluire delle acque interrompe per un attimo il fluire della storia, aprendo il nostro sguardo sulla perdurante serenità che caratterizza questo territorio, baciato non solo dalle acque termali ma anche dalle acque dolci del lago di Chiusi.
Dalle meraviglie naturali torniamo alle meraviglie pittoriche, con il Caravaggio “ritrovato” di Montepulciano, ritratto di Scipione Caffarelli Borghese, gentiluomo dall’espressione fiera e al contempo beffarda. L’opera in questione costituisce forse la maggiore attrazione del Museo Civico Pinacoteca Crociani di Montepulciano.
Seguono una carrellata di esterni, dalla facciata della Chiesa di Santa Croce a Sinalunga, alla maestosa torre del Palazzo comunale di Torrita di Siena, risalente al XIII secolo, per arrivare al maestoso Tempio di San Biagio a Montepulciano, uno dei capolavori dell’architettura rinascimentale italiana.
La nostra cavalcata nei 25 secoli di storia della Valdichiana Senese giunge ormai al termine, rimangono però alcune significative testimonianze della straordinaria concentrazione di bellezza in questo angolo di Toscana. Al Museo Archeologico di Chianciano Terme, il coperchio di un’urna cineraria etrusca, perfettamente conservato, ci mostra due sposi la cui unione si fa eterna.
Diamo un ultimo sguardo al mondo etrusco con il serpente a tre teste raffigurato sulle pareti della Tomba della Quadriga Infernale, a Sarteano, fonte di ispirazione per una creazione Gucci opera di Alessandro Michele.
Le immagini che ci rimandano alla sensazionale scoperta di San Casciano dei Bagni si fanno sempre più frequenti, riportandoci agli albori della storia della Valdichiana Senese. I bronzi, gli ex voto e le rovine del santuario monumentale ci ricordano che questo territorio è un crocevia unico di popoli e di tradizioni, in cui la bellezza assume un valore quasi terapeutico, oggi come 2300 anni fa.
Il video-racconto dei 25 secoli di storia della Valdichiana Senese è visibile qui.