“La vita di paese è così, le notizie volano come i coriandoli, ma il giorno dopo è finito il carnevale e non gliene frega più nulla a nessuno". Iniziare una descrizione della vita in paese con la citazione di un film comico come Il Ciclone di Pieraccioni potrebbe non sembrare una grande pubblicità. Ma in queste parole è racchiusa un'essenza profonda che va scoperta e indagata. Si perchè la vita nei piccoli borghi come quelli magnifici che sorgono nella Valdichiana senese, è scandita dai piccoli eventi e i piccoli eventi scatenano piccole emozioni, che una dopo l'altra vanno a comporre un ricco mosaico chiamato vita di paese. Ogni paese ha il suo personale racconto che varia da Chianciano a Cetona, da Montepulciano a Chiusi, passando per Trequanda, Sarteano, Torrita, Sinalunga e San Casiano dei Bagni. In ciascuno di questi paesi c'è una piccola emozione al giorno, magari non un racconto epico, un evento di quelli incredibili che si verificano in città, ma la storia dell'ape di Lido, piuttosto che dell'asino del "poro Tizio" o del cane di Caio. Le storie e le vite degli altri diventano quindi patrimonio comune; qui, in qualche modo, ognuno vive e arricchisce la sua vita con quella degli altri. Ci sono i luoghi dove queste tessere si creano spontaneamente, come le botteghe dei centri storici, le piazze, le sagre, le contrade o il mercato settimanale. La vita si crea fuori, all'aperto o nei luoghi d'incontro, proprio quei posti che ora ci sono stati tolti. Ma torneranno a pullulare di aneddoti e risate, di schermaglie e abbracci, più forti e più vivi di prima. E se è vero che è una festa tutti giorni, quando questo periodo buio sarà finito, la festa che verrà, sarà ancora più grande. Tutti gli eventi qui diventano intrattenimento e tutti vengono bollati bonariamente come la persona a cui è successo questo o quello. Chi ha avuto la fortuna di avere un nonno di paese e un nonno di città, capisce bene di cosa stiamo parlando. La narrazione diventa avvincente e emozionante davanti alla stufa con su il brodo di gallina e il fiasco di vino sul tavolo e più noiosa, priva di verve sul divano con un tè verde alla menta e la musica classica di sottofondo.
Il paese è una palestra di vita dove le persone sviluppano un'arma essenziale per stare insieme e per muoversi nel mondo: l'autoironia. Poco importa essere sbeffeggiati o presi in giro, coloro che non hanno vita facile sono quelli che non stanno al gioco, proprio per questo i permalosi nei paesi della Valdichiana senese si contano sulle dita di una mano. Quello che potrebbe sembrare un vero punto a sfavore, un'invadenza indesiderata, è in realtà una risorsa preziosa che tutti coloro che vivono in paese si portano nel cuore e che quando sono lontani da casa, rimpiangono tanto. L'onore qui non si difende evitando di entrare nelle storie degli altri o nei loro sberleffi, ma calando l'asso di briscola al momento giusto, con la giusta energia e la giusta esclamazione. Insomma nessuno se la deve prendere sul serio perchè è come essere presi in giro da mamma e babbo, nella consapevolezza che la persona che ti ha "perculato" ieri, è disposta a darti tutta se stessa oggi. Per di più i ritmi sono diversi, basta fare pochi metri per essere circondati dalla campagna più bella del mondo. Qui possiamo ritrovare, finalmente, con una passeggiata o una pedalata in bicicletta, il contatto con la natura che tanto ci manca. Poi si torna al paese e ci si immerge nuovamente nel carnevale della vita. Il bene qui va oltre tutto, nessuno ti giudica veramente per quello che fai, ma quello che conta davvero, in fin dei conti, è chi sei. E se sei in paese, sei membro di una grandissima famiglia che ti protegge. In un paese di 100 anime, puoi trovare 50 persone pronte a tutto per te, in una città di 1.000.000, molte di meno. E tutto sommato, forse, in un mondo dove la difficoltà, l'insidia e i guai sono sempre in agguato, ci si sente meglio a prendersi un po' in giro, ma poter sempre contare su qualcuno, nei nostri paesini.
Local ambassador: Nicolò Duchini
Ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di Firenze ed è stato concorrente dell'ultima edizione di Masterchef Italia. Consigliere nella Contrada di Collazzi nell'ambito del Bravìo delle Botti di Montepulciano, si è recentemente trasferito a Sesto Fiorentino, ma la passione per il suo territorio e le sue tradizioni non lo hanno portato a lasciare il suo impegno per la Contrada di Montepulciano.