Sì, perché da quasi 50 anni ciò che contraddistingue questa goliardica festa non è solo la bontà dei pici, ma il lavoro di squadra di tutti gli abitanti di Celle, ognuno di loro pronto a rimboccarsi le maniche per la festa più importante dell’anno.
Mentre noi siamo qui a leggere questo articolo, a Celle c’è chi sta appiciando ormai da diversi giorni; massaie di tutte le generazioni, e anche “massai”, appena riescono a ritagliarsi un po’ di tempo libero, si recano nella cucina della Società Filarmonica, un tempo fienile e dependance del palazzo del conte, e appiciano.
Perchè ogni picio degno di essere servito durante questa Sagra, deve essere rigorosamente tirato a mano. Per questo c’è bisogno di tutta la collaborazione possibile nei giorni antecedenti, perché da piccola festa di paese che era, la Sagra dei Pici è diventata sempre più conosciuta. Centinaia di visitatori, italiani e stranieri, durante i giorni della festa raggiungono il borgo di Celle sul Rigo, ultimo baluardo toscano prima di entrare in territorio laziale.
Appiciare per i cellesi non è mai fatica, non è mai disturbo, ma gioia, orgoglio, piacere nel contribuire ad una manifestazione così significativa per tutto il paese, nonché uno degli eventi gastronomici fiore all’occhiello della Valdichiana Senese.
L’ultimo fine settimana di maggio non pensate alla prova costume e seguite le indicazioni verso San Casciano dei Bagni e Celle sul Rigo; la Sagra dei Pici vi aspetta!