Acqua e farina sono gli ingredienti per preparare uno dei piatti tipici della Valdichiana Senese, i pici, che a Celle sul Rigo, piccola frazione di San Casciano dei Bagni, sono davvero il simbolo di una comunità. Non a caso è originaria di qui la celebre “Sagra dei Pici” che si ripete da oltre 50 anni a maggio e che è organizzata dalla Società Filarmonica locale.
“Se non ci fosse stata la comunità, i pici di Celle non sarebbero esistiti - esordisce così Stefania Gori, oggi ex Presidente della Società Filarmonica di Celle sul Rigo – Siamo fieri dell’interesse generale che si è creato intorno ai pici e di cui siamo fautori. Non diciamo che i pici li abbiamo inventati noi, ma affermiamo con grande orgoglio di averli resi un prodotto conosciuto ovunque e apprezzato. I pici sono un prodotto “prezioso” e rappresentano una prosecuzione di una tradizione locale”.
Il percorso di successo dei pici di cui parla Stefania ha origini lontane, a più di cinquanta anni fa, quando la Filarmonica si ritrovò ad aver bisogno di liquidità per attuare azioni di interesse per la comunità, come poter pagare le luci del teatro, e coloro che ai tempi ne facevano parte pensarono alla “Sagra dei pici di Celle” come ad un modo per poter guadagnare qualcosa: “Furono dei precursori, dei buongustai lungimiranti perché a quei tempi non c’erano molte sagre come ce ne sono oggi. Fu davvero un azzardo perché fu una delle prime sagre ad essere organizzata! Cinquantadue anni fa nessuno voleva mangiare i pici, considerato un piatto semplice e contadino, ma grazie a Celle e alla Sagra, questo formato di pasta è diventato famoso tanto da essere conosciuto in tutto il mondo”.
I pici di Celle hanno ottenuto nel 2022 il Marchio Collettivo e nel 2013 il Premio Touring: tanta strada quella fatta da un prodotto di cui Stefania parla in modo appassionato definendolo il “Celle’s Pride” (l’orgoglio di Celle): “Ottenere tutti questi riconoscimenti è una soddisfazione, sia per noi della Filarmonica che per le tante donne che da sempre fanno e cucinano i pici a casa, che vedono apprezzato questo loro piatto. Il riconoscimento ufficiale dell’anno scorso significa molto perché sottolinea l’importanza del territorio; il piatto di pici mangiato a Celle è impossibile mangiarlo da un’altra parte”.
I pici in questione, quelli che si possono gustare a Celle sul Rigo, sono fatti rigorosamente a mano e con delle caratteristiche ben precise: “Sono sottili, morbidi, hanno un impasto buono. Una qualità che viene riconosciuta da tutti, per questo non abbiamo mai ceduto e continuiamo a farli manualmente anche se nei giorni della Sagra ci troviamo ad appiciare quintali e quintali di farina”.
Oltre ad una materia prima di ottima qualità, i pici di Celle hanno bisogno di un’altra componente fondamentale: la comunità. “I nostri pici possono essere fatti solo grazie al coinvolgimento di tante persone che dedicano il loro tempo libero a fare i pici. Donne, uomini, e anche bambini, tutti contribuiscono, e molti imparano ad appiciare proprio nel gruppo della Filarmonica. Senza la comunità sono fermamente convinta che non sarebbe stato possibile arrivare fin dove siamo arrivati e siccome abbiamo sempre più bisogno di mano d’opera, sia perché la Sagra di maggio attira ogni anno più avventori sia perché ci divertiamo a fare tanti altri piccoli eventi a base di pici in altri periodi, non appena arriva una persona nuova a Celle, di qualunque nazionalità, la coinvolgiamo subito a fare i pici. La nostra è una comunità aperta, inclusiva, nel nome di una tradizione che è il nostro orgoglio”.
Il posto del cuore di Stefania: il paesaggio tra Celle sul Rigo e San Casciano dei Bagni
“Quando si percorre la strada che collega Celle a San Casciano, e ci si volta verso l’Amiata, è un luogo del cuore che mi sa sempre stupire per la sua immensa bellezza di cui tutti possono godere”.
Il luogo che il local consiglia: le piazze del territorio di San Casciano dei Bagni
“Piazza Matteotti a San Casciano è la più nota e quelle delle frazioni meno conosciute ma altrettanto belle, basti pensare a quella di Celle sul Rigo. Tutte offrono una gran vista, io consiglio di fare un bel giro in tutte le piazze del territorio di San Casciano e di gettare lo sguardo oltre la piazza stessa per godere di un paesaggio mozzafiato”.
Stefania Gori, ex Presidente e oggi Vicepresidente della Società Filarmonica di Celle sul Rigo
Foto crediti immagine di copertina: Gabriele Forti