Al termine della campagna i scavo 2024, oro e serpenti sono emersi dalle acque termali di San Casciano dei Bagni, il borgo toscano al confine con Umbria e Lazio che da qualche anno fa parlare di sè grazie ad una serie di stupefacenti scoperte archeologiche.
Era il lontano 2007 quando a San Casciano dei Bagni alcuni scavi archeologici portarono alla luce la bellissima necropoli di Balena, un agglomerato di sei tombe costituite da circa un centinaio di loculi. Da allora, San Casciano dei Bagni divenne una meta di interesse per studiosi e ricercatori e così, nel 2018, si decise per il finanziamento di una nuova campagna di scavi.
Nell’estate del 2020 avvenne il primo grande ritrovamento. Dall’esplorazione del Bagno Grande (il vascone dove ancora oggi sgorga calda l'acqua termale che caratterizza questo borgo) emerse infatti un prezioso altare dedicato al dio Apollo, cui seguirono il rinvenimento di una grande vasca, numerosi altri altari, monete e molti altri reperti archeologici di valore.
Tuttavia, come spesso accade, si dovette attendere per la vera e grande scoperta.
L’8 novembre 2022 fu annunciato il ritrovamento all’interno del Santuario Ritrovato di oltre 20 statue bronzee in perfetto stato di conservazione, databili tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C. Il rinvenimento fu talmente eccezionale da essere considerato il più importante in Italia dopo “I bronzi di Riace” e uno tra i più significativi nella storia del Mediterraneo antico. Nel novembre dello scorso anno, fu inoltre rinvenuto un Apollo giovinetto in marmo di circa due metri, copia dell’Apollo sauroctono di Prassitele.
La campagna di scavo 2024 ha restituito una serie di nuovi tesori in bronzo, fra i quali spiccano alcune statue, cui si aggiungono monete, corone e gioielli. Particolarmente evocativa è la scoperta di un "mare" di serpenti in bronzo, trovati alla base del vascone, tra i quali spicca un esemplare lungo quasi un metro. La collocazione di questi pezzi non è affatto casuale: erano stati deposti nel punto in cui sgorgava l'acqua, poiché con le lore spire rappresentavano la sacralità della fonte. La figura del serpente all'interno del Santuario Ritrovato è dunque particolarmente significativa, in quanto "genius loci" del posto.
Non mancano poi le figure umane o umanizzate, corpi e teste, quattro delle quali di dimensioni ragguardevoli, dotate di iscrizioni che permettono di ricostruirne l'identità. A colpire in particolar modo è la statua di un bambino, forgiata nel II sec. a.C, ritratto in piedi con la sua vestina: nella mano tiene una palla che incredibilmente ancora si muove, ruotando sul palmo. Gli archeologi sono certi di poter affermare che anche questa figura, così come quella del serpente, sia legata alla divinazione.
Alla luce di questi nuovi rinvenimenti, aumenta ulteriormente l'attesa per il Museo Nazionale che sorgerà a San Casciano dei Bagni per ospitare i reperti del Santuario Ritrovato, in apertura presumibilmente non prima della fine del 2026.
In attesa di poter ammirare i celebri bronzi nel loro luogo d'origine, ci sono già molti buoni motivi per visitare San Casciano dei Bagni, da ultimo l'inserimento nel network Best Tourism Villages dell'agenzia per il turismo delle Nazioni Unite. Tra secoli di storia da svelare e paesaggi mozzafiato, questo borgo toscano è certamente una meta a cui è difficile resistere.
Scopri un'idea di viaggio dedicata alla scoperta di San Casciano dei Bagni e dei suoi tesori:
Le sacre acque di San Casciano dei Bagni: una tre giorni alla scoperta di San Casciano dei Bagni e delle sue ricchezze. Visiterete il Santuario Ritrovato, vi concederete un bel bagno nelle acque termali e parteciperete alla caccia di uno dei veri gioielli della Valdichiana Senese: il tartufo!
Per maggiori info: info@valdichianaliving.it.