'EXVALSE', 'Operazione/Progetto co-finanziato dal Por Fesr toscana 2021-2027'

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Donne di spirito e d’azione: le Sante della Valdichiana e di Siena come esempio per l’oggi (Parte 2)

Un viaggio spirituale dalla Valdichiana a Siena per il Giubileo 2025

Dopo aver seguito le orme delle Sante di Chiusi e Montepulciano, ripercorrendone le vicende tra le origini del cristianesimo e il Medioevo (leggi la parte 1), la seconda parte di questo itinerario condurrà alla scoperta di altre tre Sante che hanno lasciato un segno indelebile nei territori di Cortona, Trequanda e Siena.

In queste terre intrise di storia e misticismo, si proseguirà il viaggio alla ricerca delle antiche tracce lasciate da queste figure straordinarie, il cui esempio e la cui determinazione hanno profondamente influenzato la cultura locale.

Santa Margherita, Beata Bonizzella e Santa Caterina saranno, quindi, le guide di questo secondo percorso, che si snoda tra Valdichiana, Val d’Orcia e Siena, rivelando storie di fede, coraggio e trasformazione.
 

Cortona e Santa Margherita (Laviano, 1247 – Cortona, 22 febbraio 1297)

La terza tappa del percorso di ispira alla figura di Santa Margherita. Una donna straordinaria, che unì una vita di profonda spiritualità ad un impegno concreto per la pace ed il bene pubblico, guadagnandosi la fiducia e l’ammirazione della comunità di Cortona.

Prima di questa fama, tuttavia, la sua vita fu scandita anche da momenti di disprezzo da parte della comunità, a causa di una relazione extra – coniugale con Raniero dei del Pecora, un nobile di Valiano di Montepulciano da cui ebbe un figlio.

La sua vita, tuttavia, cambiò radicalmente nel 1273, quando il compagno venne assassinato e su di lei si abbatté l’odio della famiglia di Raniero, che allontanò sia Margherita che suo figlio. Fu in questo momento, però, che grazie all’aiuto dei francescani di Cortona iniziò una profonda conversione, dedicandosi prima all’assistenza dei più bisognosi e poi alla penitenza, alla preghiera e alla meditazione nella sua cella presso la chiesetta di San Basilio.

Pur immersa nella vita mistica, Margherita non si isolò mai dal mondo terreno. Negli anni, infatti, varie persone cercano il suo aiuto e consiglio per risolvere conflitti, come quelli tra guelfi e ghibellini, e per promuovere la pace tra Cortona e Arezzo. Un esempio di forza spirituale ed impegno sociale che sono stati di ispirazioni per secoli, tanto da spingere la Chiesa alla sua proclamazione come Santa nel 1728.

Da non perdere

  • Basilica di Santa Margherita: una chiesa costruita a seguito della morte della Santa nel 1297 per celebrare l’importanza di questa figura nella storia della città. Per questo, venne scelta come ubicazione la zona adiacente alla Chiesetta di San Basilio, che Margherita decise di ristrutturare e di usare come luogo di preghiera. La Basilica risulta riccamente affrescata, anche se delle decorazioni originali (dei fratelli Lorenzetti) rimangono solo i frammenti, conservati nel Museo Diocesano.

 

Beata Bonizzella a Trequanda (1230 – 1300 circa)

Bonizzella Cacciaconti nacque intorno al 1230 da una nobile famiglia senese stanziata a Trequanda, in Valdichiana Senese, presso il Castello Cacciaconti (tutt’oggi esistente). La sua vita fu segnata da una profonda devozione e da un’instancabile opera di aiuto verso i più fragili, tanto che la sua fama di donna pia si diffuse ben oltre i confini della sua terra natale. Giunta in tarda età, tuttavia, decise di trascorrere i suoi ultimi anni in preghiera e contemplazione nelle campagne locali, dove morì probabilmente intorno al 1300.

Nonostante la fama che ebbe in vita, tuttavia, a seguito della sua morte si persero le tracce della Beata per alcuni secoli, fino al maggio del 1500, quando avvenne un evento straordinario che riportò la sua figura alla luce. Infatti, sciami di api iniziarono ad entrare ed uscire insistentemente da una fessura del muro laterale della chiesa dei Santi Pietro e Andrea, nel centro storico del piccolo borgo, suscitando la curiosità dei fedeli. Una volta rimosse le pietre, in un loculo nascosto, emerse il corpo della Bonizzella, incredibilmente intatto e con in mano un calice di cera d’api, a testimonianza dell’evento miracoloso.

Tale prodigio rafforzò la sua fama di santità, dando origine a un culto che ancora oggi è molto sentito dalla popolazione locale, come testimoniato dalle tradizionali celebrazioni in suo onore nel mese di maggio.

Da non perdere:

  • Chiesa dei Santi Pietro e Andrea: La chiesa dei Santi Pietro e Andrea, situata presso la centrale Piazza Garibaldi a Trequanda, si distingue per la caratteristica facciata a “scacchiera”, creata dall’alternanza di arenaria e travertino. Questo particolare stile le conferisce un aspetto unico e affascinante, rendendola uno dei simboli del borgo. Oltre al suo valore artistico, la chiesa è un luogo di profonda devozione, poiché qui fu ritrovato ed è tutt’oggi conservato il corpo di Bonizzella Cacciaconti.

Il territorio di Trequanda è conosciuto anche per il pregiato olio extra vergine di oliva. Se siete curiosi di partecipare ad una degustazione, non perdete quest’offerta sul sito di Valdichiana Living.

 

Siena, Val d’Orcia e Santa Caterina (Siena, 25 marzo 1347 – Roma, 29 aprile 1380)

Il percorso termina a Siena, una città profondamente legata a Santa Caterina, dove è possibile rivivere le tracce storiche che raccontano la sua vita straordinaria, caratterizzata da un’intensa attività pubblica e politica. La sua parola, infatti, aveva un notevole peso non solo a livello nazionale, ma anche internazionale proprio in virtù della sua grande ricchezza spirituale. Per questo, Caterina non si concentrò solo sull’assistenza ai più bisognosi, ma anche su un’intensa attività epistolare e diplomatica verso le più importanti personalità dell’epoca. Proprio per questa ragione, negli anni è stata nominata Patrona d’Italia e Patrona d’Europa.

Oltre a Siena, è possibile trovare tracce del passaggio della Santa anche in Val d’Orcia, come dimostrato dalle testimonianze storiche ed architettoniche presenti in vari borghi, come Bagno Vignoni e Castiglion d’Orcia. Il primo fu un luogo particolarmente apprezzato da Caterina per trovare ristoro sin dalla giovane età, proprio in virtù delle acque termali che sgorgano dal sottosuolo. Il secondo, invece, fu testimone di uno dei miracoli che riguardarono la sua vita, il dono divino della scrittura che, nonostante fosse analfabeta, ricevette presso la Rocca di Tentennano.

Da non perdere:

  • Santuario Casa di Santa Caterina: la casa natia della Santa all’interno della quale è custodita la Chiesa del Santo Crocifisso, dinnanzi alla quale Caterina ricevette le stimmate. Alla casa si accede attraverso il suggestivo Portico dei Comuni d’Italia, costruito per celebrare la proclamazione della Santa a Patrona nazionale.
  • Loggiato di Santa Caterina a Bagno Vignoni: presso la particolare “piazza d’acqua” (Piazza delle sorgenti) è possibile notare il loggiato dedicato alla Santa, unico resto di un’antica chiesa eretta per celebrare il suo soggiorno sul territorio
  • Rocca di Tentennano a Castiglion d’Orcia: il luogo in cui Caterina ricevette il dono della scrittura. Situata su uno sperone roccioso al di sopra del borgo di Rocca d’Orcia, il luogo merita una visita non solo per il patrimonio storico e religioso, ma anche per la bellezza del panorama che è possibile ammirare dalla sommità della torre.

 

Se sei curioso di conoscere meglio il territorio della Valdichiana Senese, e la sua ricca offerta culturale e religiosa, consulta il sito o contattaci a booking@valdichianaliving,it