Le storie dei local ambassador: Sara Passerini, Torrita di Siena
Fare agricoltura oggi in Valdichiana Senese, tra tradizione e innovazione
L’Azienda Agricola Passerini custodisce una storia che intreccia memoria familiare, innovazione agricola e biodiversità. Proprio su questo si basa il nuovo ciclo di interviste ai Local Ambassador, giovani custodi che reinterpretano il territorio con creatività, imprenditorialità e innovazione. A guidare questa azienda agricola c’è Sara Passerini, discendente di Napoleone Passerini, agronomo e nobile cortonese di fine Ottocento, che contribuì alla selezione della razza chianina e di varietà di grano ancora oggi coltivate.
Sara ha raccolto questa eredità nel 2013, decidendo di convertire l’azienda al biologico e di sperimentare un percorso che unisce tradizione e ricerca. “Non vengo da studi agrari ma da scienze politiche e da esperienze nel mondo della cooperazione internazionale. Ho imparato sul campo, affiancata da agronomi e da una comunità di agricoltori appassionati”.
Le Popolazioni Evolutive: un patrimonio vivente
Il cuore della sua attività è il Percorso delle Popolazioni Evolutive, un progetto che porta nei campi la biodiversità dei cereali. Grazie all’incontro con Rete Semi Rurali, Sara ha scoperto il lavoro dei genetisti Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, che ad Aleppo, in Siria, sviluppò il metodo di incrociare migliaia di varietà di grano e orzo per ottenere popolazioni capaci di adattarsi all’ambiente in cui crescono.
Questi semi, infatti, evolvono di anno in anno, reagendo alle condizioni climatiche, ai terreni e alle pratiche agricole. “Nel mio campo stesso cambiano a seconda di annata, di condizioni del meteo, di momento della semina. Per cui già all’interno della stessa azienda, di anno in anno, sono diversi, e variano a maggior ragione tra un’azienda e l’altra. Non c'è una popolazione migliore dell’altra, sono fortemente caratterizzanti di un determinato territorio e il confronto con gli altri produttori consente la verifica di questo cambiamento. Posso dire che il mio prodotto è fortemente caratterizzante di Torrita di Siena.”
Un aspetto fondamentale è che questi semi non possono essere brevettati: l’agricoltore ne rimane custode e protagonista, riportando al centro il valore del lavoro agricolo.
Diversità che fa bene
“In più questa diversità ci dimostra che essere misti, diversi, mescolati porta qualcosa di buono: bellezza, qualità”. La biodiversità non è solo un concetto scientifico, ma anche un valore per la salute e la qualità alimentare. I diversi tipi di glutine presenti nelle popolazioni evolutive rendono infatti le farine più digeribili e meglio tollerate da chi ha sensibilità al glutine (non celiaci).
Chi visita l’azienda, soprattutto nei mesi primaverili, resta incantato dai campi: spighe di altezze, forme e colori diversi testimoniano questa straordinaria varietà naturale. Un paesaggio che sorprende e rimane impresso.
Una comunità di agricoltori e produttori
“La popolazione di semi, portata da Ceccarelli, ha creato anche una popolazione umana di agricoltori, che collaborando porta avanti il progetto insieme da tanti anni. Per me è molto importante perché lavorare insieme, è fondamentale per crescere e costruire qualcosa di utile per noi e per gli altri.”
La collaborazione è un punto fermo che si sviluppa anche nel territorio, con le aziende locali, produttori biologici che ci tengono a creare prodotti di alta qualità.
Il luogo del cuore del local ambassador
Oltre alla mia azienda, la Riserva Naturale di Pietraporciana, un posto nel quale rigenerarsi e elevarsi. I miei campi si trovano a valle, in basso, mentre la Riserva è un posto collocato in alto, lontano da tutto, che consente di staccare la spina dai problemi quotidiani ed elevare lo spirito.
Sara Passerini, proprietaria dell’Azienda Agricola Biologica Passerini